Così i cani preistorici, che potremo definire di tipo
pinscher-schnauzer, arrivarono al secolo scorso con buona
omogeneità di tipo: solo a questo punto iniziò la selezione
umana che avrebbe portato alla creazione di vere e proprie
“razze”, intese in senso moderno.
Dallo stesso tipo di cane primitivo presero origine il
pinscher (e in seguito lo ZWERPINSCHER), il dobermann e lo
schnauzer, che ancora oggi sono cani molto affini tra loro:
l’apparente diversità dello schnauzer è più che altro una “
questione di pelo “, perché lo scheletro e la conformazione
del cranio (pur con ovvie diversità create dalla selezione
umana) sono decisamente riconducibili al tipo pinscher.
Lo ZWERPINSCHER
deriva in linea diretta dal pinscher medio, del quale ha
mantenuto intatte le caratteristiche psicofisiche.
Entrambi vennero selezionati nel Sud della Germania.
Come abbiamo detto, la prima apparizione ufficiale di questo
cane nella sua taglia media avvenne nel 1879: in seguito
tedeschi e austriaci continuarono ad allevare molto bene la”
loro“ razza, ma senza mai riuscire a a darle fama
internazionale.
I “cugini” dobermann e schnauzer, ebbero decisamente
maggiore fortuna in tutto il mondo, tanto che in molti paesi
il pinscher medio è ancora oggi sconosciuto.
Diversa fu la sorte dello ZWERPINSCHER: lo stesso cane, ma
in formato ridotto e in “versione da compagnia”, ottenne un
buon favore di pubblico un po’ dovunque.
Non è mai stato un cane diffusissimo, ma ha estimatori in
tutta Europa (un poco meno in Inghilterra, a causa della
“concorrenza” del black and tan toy terrier: in compenso il
pinscher medio, che ha come diretto “rivale”
il
Manchester terrier, non è praticamente allevato).
Anche negli Stati Uniti lo ZWERPINSCHER
può contare su un
folto numero di appassionati: si registrano circa 4000
iscrizioni l’anno.
E ancora una volta dimostra di poter avere maggiore fortuna
del pinscher medio, che in America è quasi sconosciuto.
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